La crisi Umanitaria in Iraq, che colpisce un terzo della popolazione del paese e coinvolge 3,4 milioni di sfollati, è una delle più tragiche e complesse del mondo. Nonostante ciò, qualcosa sta cambiando. I profughi di Erbil, a tre anni dall'arrivo dell'Isis, stanno ritornando a Qaraqosh, nella loro città, ma tutto è da ricostruire. Con la CampagnaTende La casa dove AVSI vuolericostruire un asilo per accogliere 400bambini e sostenere le loro famiglie che ritornano a casa, assicurando un luogo di protezione e di educazione per i bambini, un posto da cui ricominciare . Aiutaci anche tu.

A seguito del terremoto dello scorso 6 febbraio che ha colpito Turchia e Siria, Fondazione AVSI ha immediatamente iniziato una valutazione della situazione nel governatorato di Aleppo, dove è attiva con diversi progetti dal 2017 e opera in stretta collaborazione con l'ospedale St. Louis ad Aleppo, e in un dispensario di Latakia. Le fonti ufficiali del governo hanno dichiarato oltre 300 decessi, più di 1000 famiglie sono state coinvolte nel solo governatorato di Aleppo e necessitano di assistenza umanitaria immediata. Quasi 300 case sono state distrutte e più di 400 hanno subito danni nelle zone di Aleppo e Latakia, lasciando migliaia di persone senza casa.Il terremoto ha colpito i servizi di base in tutto il nord-ovest della Siria, e l'interruzione dell'energia elettrica ha creato gravi problemi di vulnerabilità per la popolazione. Dal 6 febbraio lo staff di AVSI è sul campo ad Aleppo e sta valutando i danni, rispondendo ai bisogni di base, attraverso la creazione di rifugi, la distribuzione di beni di prima necessità, cure mediche e cibo. AVSI ha scelto di concentrarsi sui bisogni di Aleppo e Latakia, dove già prima del terremoto la popolazione della regione soffriva a causa di problematiche che hanno ostacolato lo sviluppo umano ed economico. I bisogni individuati a seguito del terremoto sono i seguenti: Articoli non alimentari e rifugi, sicurezza alimentare e cure mediche.