AL FIANCO DEGLI ULTIMI A MAROVOAY

Dettagli iniziativa AL FIANCO DEGLI ULTIMI A MAROVOAY

Il nostro impegno per chi vive in estrema povertà nel Nord del MadagascarIl Madagascar è considerata tra le nazioni più povere e sottosviluppate a livello mondiale, in particolare in termini di istruzione, sanità e formazione tecnica.“Insieme si può…” opera da anni nel Nord del Madagascar, in una regione estremamente povera, nella quale la popolazione vive priva di assistenza sociosanitaria, scolastica e alimentare. Periodicamente, alluvioni e maltempo si alternano a carestie che aggravano ulteriormente la miseria nella regione.A Marovoay, l’associazione sostiene da oltre 10 anni una piccola struttura che ospita anziani soli, alcuni dei quali sono senza fissa dimora o portatori di disabilità fisiche e mentali, altrimenti abbandonati a se stessi. Per le famiglie che hanno perso tutto a causa di alluvioni e maltempo, le fondamenta da cui ripartire con speranza sono proprio quelle di una casa, che pur nell’estrema semplicità sia dignitosa. Ci impegniamo a ricostruire le casette di 10 famiglie di Marovoay e a dare loro una nuova speranza nel futuro.Più di due terzi delle persone detenute in Madagascar si ritrovano rinchiuse in condizioni disumane e degradanti, senza aver mai ricevuto una condanna formale. Ci impegniamo a garantire assistenza legale e almeno 3 pasti a settimana a chi si trova dietro le sbarre di Mahajanga.

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Aids Uganda

Una scodella di latte al giorno per i bambini sieropositivi "Insieme si può…" sta aiutando centinaia di bambini rimasti orfani a causa dell'AIDS affinché non siano costretti a vivere per la strada e possano invece trovare riparo, nutrimento ed educazione adeguati. Dopo un'attenta analisi dei bisogni, si è deciso di focalizzare l'attenzione sul problema alimentare, fornendo un supporto a questi bambini attraverso la somministrazione di un alimento altamente nutriente come il latte in polvere. L'impatto dell'HIV/AIDS sulle famiglie può, infatti, condurre a malnutrizione, povertà e mancanza di educazione per i bambini. L' UNAIDS ha stimato quasi 2.000.000 di orfani in Uganda, fatto che rende il paese uno con i più alti tassi di orfani al mondo.

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Stop malaria

Una vittima ogni 30 secondi In Uganda più del 90% della popolazione vive in zone a rischio di infezione malaria che rappresenta il 34% delle malattie che affliggono la popolazione. Nel tempo impiegato alla lettura di queste poche righe, la malaria avrà fatto l'ennesima vittima in Africa. Ogni anno questa malattia colpisce 500 milioni di persone al mondo e ne uccide 2 milioni, per la maggior parte bambini al di sotto dei 5 anni.

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Fame Karamoja

Un pasto al giorno per 0,20 centesimi di euro Negli ultimi anni l'Africa centrale è stata colpita da alluvioni, le più gravi negli ultimi 30 anni, che hanno provocato migliaia di vittime e milioni di sfollati. La popolazione del Karamoja, regione del Nord Uganda, ha subito più di altre tale situazione. "Insieme si può…" ha individuato le zone prioritarie colpite, prima dalle alluvioni e poi dalla siccità, che necessitano di un intervento urgente, ma continuativo. Nelle distribuzioni di viveri verrà data precedenza ai bambini, agli anziani, agli ammalati e alle donne.

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Emergenza in Afghanistan

Un sostegno per gli afghani sotto il regime talebano Il ritorno dei Talebani in Afghanistan ha avuto un grave impatto sulla vita della popolazione. Fin dai primi giorni, decine di feriti da arma da fuoco hanno affollato gli ospedali e le strade del Paese, così come i campi profughi improvvisati in cui sono affluite decine e decine di migliaia di sfollati interni. Sono famiglie e persone in gravi condizioni igieniche e sanitarie cui in questo momento manca ogni cosa (riparo, cibo, acqua, vestiti, medicinali). Anche prima di questa fase ulteriormente drammatica, il Paese già versava in gravi difficoltà con all’incirca metà della popolazione al di sotto della soglia di povertà e 12.5 milioni di persone che già ora versano in condizioni di grave insicurezza alimentare. Il 57% della popolazione è analfabeta, con circa 3.7 milioni di bambini che non frequentano la scuola – di cui l’85% femmine. Nonostante il contesto complicato e i diversi rischi che comporta, “Insieme si può…” sta continuando a portare avanti il proprio impegno per la popolazione afghana con la distribuzione di cibo, medicine e beni di prima necessità alle centinaia di famiglie che stanno soffrendo la fame e il freddo in questi mesi di acuta emergenza – in particolare agli sfollati interni che affollano i numerosi campi profughi, in condizioni di gravissime privazioni materiali.

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