Aids Uganda

Dettagli iniziativa Aids Uganda

Una scodella di latte al giorno per i bambini sieropositivi "Insieme si può…" sta aiutando centinaia di bambini rimasti orfani a causa dell'AIDS affinché non siano costretti a vivere per la strada e possano invece trovare riparo, nutrimento ed educazione adeguati. Dopo un'attenta analisi dei bisogni, si è deciso di focalizzare l'attenzione sul problema alimentare, fornendo un supporto a questi bambini attraverso la somministrazione di un alimento altamente nutriente come il latte in polvere. L'impatto dell'HIV/AIDS sulle famiglie può, infatti, condurre a malnutrizione, povertà e mancanza di educazione per i bambini. L' UNAIDS ha stimato quasi 2.000.000 di orfani in Uganda, fatto che rende il paese uno con i più alti tassi di orfani al mondo.

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Stop malaria

Una vittima ogni 30 secondi In Uganda più del 90% della popolazione vive in zone a rischio di infezione malaria che rappresenta il 34% delle malattie che affliggono la popolazione. Nel tempo impiegato alla lettura di queste poche righe, la malaria avrà fatto l'ennesima vittima in Africa. Ogni anno questa malattia colpisce 500 milioni di persone al mondo e ne uccide 2 milioni, per la maggior parte bambini al di sotto dei 5 anni.

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Fame Karamoja

Un pasto al giorno per 0,20 centesimi di euro Negli ultimi anni l'Africa centrale è stata colpita da alluvioni, le più gravi negli ultimi 30 anni, che hanno provocato migliaia di vittime e milioni di sfollati. La popolazione del Karamoja, regione del Nord Uganda, ha subito più di altre tale situazione. "Insieme si può…" ha individuato le zone prioritarie colpite, prima dalle alluvioni e poi dalla siccità, che necessitano di un intervento urgente, ma continuativo. Nelle distribuzioni di viveri verrà data precedenza ai bambini, agli anziani, agli ammalati e alle donne.

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Emergenza in Afghanistan

Un sostegno per gli afghani sotto il regime talebano Il ritorno dei Talebani in Afghanistan ha avuto un grave impatto sulla vita della popolazione. Fin dai primi giorni, decine di feriti da arma da fuoco hanno affollato gli ospedali e le strade del Paese, così come i campi profughi improvvisati in cui sono affluite decine e decine di migliaia di sfollati interni. Sono famiglie e persone in gravi condizioni igieniche e sanitarie cui in questo momento manca ogni cosa (riparo, cibo, acqua, vestiti, medicinali). Anche prima di questa fase ulteriormente drammatica, il Paese già versava in gravi difficoltà con all’incirca metà della popolazione al di sotto della soglia di povertà e 12.5 milioni di persone che già ora versano in condizioni di grave insicurezza alimentare. Il 57% della popolazione è analfabeta, con circa 3.7 milioni di bambini che non frequentano la scuola – di cui l’85% femmine. Nonostante il contesto complicato e i diversi rischi che comporta, “Insieme si può…” sta continuando a portare avanti il proprio impegno per la popolazione afghana con la distribuzione di cibo, medicine e beni di prima necessità alle centinaia di famiglie che stanno soffrendo la fame e il freddo in questi mesi di acuta emergenza – in particolare agli sfollati interni che affollano i numerosi campi profughi, in condizioni di gravissime privazioni materiali.

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Fame in Karamoja (Nord Uganda)

Un pasto al giorno per 0,20 centesimi di euro Negli ultimi anni l'Africa centrale è stata colpita da alluvioni, le più gravi negli ultimi 30 anni, che hanno provocato migliaia di vittime e milioni di sfollati. La popolazione del Karamoja, regione del Nord Uganda, ha subito più di altre tale situazione. Inoltre, la pandemia da Covid-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, causando gravi problematiche non solo sanitarie, ma anche di carattere socio-economico. "Insieme si può..." ha individuato le zone prioritarie colpite, prima dalle alluvioni e poi dalla siccità, che necessitano di un intervento urgente, ma continuativo. Nelle distribuzioni di viveri verrà data precedenza ai bambini, agli anziani, agli ammalati e alle donne.

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