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Tutti gli eventi promossi dalla associazione A.R.ONC, hanno come unico obiettivo il sostegno alle attività del Reparto di Radioterapia Oncologia di Perugia. In particolare, la nostra attenzione è rivolta alla ricerca scientifica di alta specialità in ambito radioterapico, la quale viene svolta finanziando borse di studio e progetti di ricerca portati avanti da giovani ricercatori. Finanziamo, inoltre la formazione di medici e fisici, ma anche tecnici di radiologia ed infermieri, consentendo loro la partecipazione a corsi, congressi, convegni e progetti scientifici, con lo scopo ultimo di fornire cure sempre più innovative al paziente oncologico. A.R.ONC. è inoltre impegnata nella diffusione dell'informazione medico scientifica a favore di corretti stili di vita.

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Radioterapia dei tumori superficiali

Tutti gli eventi promossi da A.R.ONC. hanno come scopo il sostegno alle attività del Reparto di Radioterapia Oncologia di Perugia. In particolare la nostra attenzione è rivolta alla ricerca scientifica di alta specialità e a sostenere la formazione di giovani ricercatori, al fine di fornire cure mirate e innovative al paziente oncologico. Negli ultimi tre anni abbiamo finanziato tre progetti di ricerca, l'ultimo dei quali ha portato all'implementazione del trattamento di radiochirurgia per tumori dell'encefalo e metastasi celebrali tramite l'impiego di una macchina di radioterapia di ultima generazione, la tomoterapia. Il progetto di ricerca corrente verterà a valutare la dose superficiale dei trattamenti quali sarcomi, irradiazione totale della pelle e pareti toraciche post-mastectomia.

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Tutti gli eventi promossi dalla associazione A.R.ONC, hanno come unico obiettivo il sostegno alle attività del Reparto di Radioterapia Oncologia di Perugia. In particolare, la nostra attenzione è rivolta alla ricerca scientifica di alta specialità in ambito radioterapico, la quale viene svolta finanziando borse di studio e progetti di ricerca portati avanti da giovani ricercatori. Finanziamo, inoltre la formazione di medici e fisici, ma anche tecnici di radiologia ed infermieri, consentendo loro la partecipazione a corsi, congressi, convegni e progetti scientifici, con lo scopo ultimo di fornire cure sempre più innovative al paziente oncologico. A.R.ONC. E' inoltre impegnata nella diffusione dell'informazione medico scientifica a favore di corretti stili di vita.

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Radioterapia stereotassica nel carcinoma della prostata

Il tumore della prostata è la neoplasia più frequente nei maschi. In Italia ogni anno vengono registrati circa 35.000 nuovi casi. La chirurgia e la radioterapia sono le due principali opzioni terapeutiche nella cura di questa malattia, con risultati clinici sovrapponibili. Nonostante le nuove tecniche chirurgiche e radioterapiche, il 20% dei pazienti curati presenta una recidiva di malattia entro 5 anni dalla terapia. Fino a circa 10 anni fa l’unica opzione terapeutica nei pazienti con malattia in recidiva biochimica era la terapia ormonale di deprivazione androgenica. Attualmente i nuovi strumenti di diagnostica per immagini, quali la PET TC, ci permettono di localizzare piccoli foci di recidiva macroscopica, non diagnosticabili con tecniche di immagine “convenzionale” (come TC e scintigrafia scheletrica), suscettibili di una terapia mirata di salvataggio. In particolare, i dati che derivano dalla PET possono essere utilizzati a fine terapeutico per effettuare terapie ablative non invasive, estremamente precise. Il trattamento radiante stereotassico body (SBRT) è la terapia ablativa non invasiva, erogata con i nuovi macchinari di terapia (Acceleratori Lineari di ultima generazione, Tomoterapia, Cyberknife), che permette di ottenere ottimi risultati con un controllo locale di malattia pari al 100%. Recenti studi hanno inoltre dimostrato che tale controllo locale ha un impatto estremamente positivo sulla sopravvivenza globale e cancro-specifica. Inoltre la SBRT ha un profilo di tossicità ottimale, i pazienti effettuano tale terapia in 1-5 giorni, senza manifestare effetti collaterali importanti e senza alcun impatto sulla loro vita quotidiana. L’intento del nostro studio è di valutare l’efficacia della SBRT nei pazienti affetti da tumore ricorrente della prostata.

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Total Marrow Nodal Irradiation nel condizionamento al trapianto di midollo osseo

Il trapianto di midollo osseo rappresenta una terapia di elezione in determinati pazienti affetti da leucemia acuta. Il gruppo di ematologi e radioterapisti oncologi di Perugia si è sempre distinto, nel panorama internazionale, per aver messo a punto modalità trapiantologiche innovative. La radioterapia, sotto forma di irradiazione dell’intero corpo del paziente, rappresenta un’arma fondamentale nella preparazione di pazienti che riceveranno il trapianto di midollo osseo perché favorisce l’attecchimento del midollo trapiantato e riduce il rischio di ripresa di malattia. Ma irradiare tutto il corpo espone il paziente a rischio di tossicità, per ridurre il quale è stata messa a punto una tecnica, denominata Total Marrow Nodal Irradiation, che consente di irradiare solo lo scheletro e i linfonodi. Tale tecnica può essere utilizzata anche in pazienti anziani, che altrimenti non riceverebbero un trattamento che può essere considerato salvavita. Nei primi 45 casi trattati sono stati ottenuti risultati estremamente positivi relativamente al controllo di malattia e al rischio di tossicità. Tuttavia la Total Marrow Nodal Irradiation è molto complessa, richiede personale specializzato, è impegnativa dal punto di vista del tempo richiesto al personale medico, fisico, tecnico, infermieristico, per la preparazione e l’erogazione del trattamento. Il progetto di ricerca è finalizzato ad implementare la nostra casistica e confermare i risultati preliminari.

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