L’Associazione per la
diffusione del Fondo Pizzigoni ETS opera per la conoscenza di Giuseppina Pizzigoni
(1870-1947), pedagogista fondatrice del metodo sperimentale, e delle insegnanti
educatrici che ne hanno seguito e ne seguono l’ideale educativo. La creazione
del Fondo Pizzigoni è stata voluta dalle continuatrici del metodo e rappresenta
un patrimonio unico di documentazione delle attività e delle produzioni dell’infanzia degli
ultimi decenni. L’Associazione promuove attività di studio, di ricerca e di
formazione di carattere pedagogico, in ambito nazionale ed internazionale, con
particolare riferimento alle realtà scolastiche contemporanee che adottano
metodologie ispirate a figure rappresentative del mondo culturale pedagogico
italiano ed estero. L'Associazione sostiene progetti di
carattere culturale, architettonico, ambientale applicando il metodo
sperimentale e perseguendo intenti di educazione civica e di recupero di beni
dell'umanità.
Le iniziative in corso
Associazione per la diffusione del Fondo Pizzigoni ETS
Ricerca scientifica
Il Nodo. Per una Pedagogia della Persona
La
rivista "Il Nodo. Per una pedagogia della persona" ospita articoli provenienti da
università pubbliche e private, da centri di ricerca di tutto il mondo con
argomenti riguardanti le scienze dell'educazione e della formazione, la
metodologia pedagogica, la filosofia e la storia dell'educazione, i metodi
pedagogici, il dibattito internazionale.
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Ricerca scientifica
Fondo Pizzigoni
Il Fondo Pizzigoni è testimonianza storica vivente della cultura materiale pedagogica italiana. Raccoglie la documentazione scientifica sul metodo sperimentale di Giuseppina Pizzigoni (1870-1947) e di coloro che ne seguono gli insegnamenti applicandoli nella scuola e nella società. I nuovi progetti prevedono visite guidate al patrimonio pedagogico, sperimentazioni, traduzioni in cinese e in altre lingue estere.
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Sport
Sport e outdoor education per l'inclusione
Con l’attività Sport e outdoor education proponiamo percorsi di partecipazione in ambiente esterno per rispondere al bisogno di uscire dai luoghi chiusi e riprendere il contatto con la natura. Sentieri, montagne, parchi, pinete, giardini, riserve, boschi, ville, laghi, ruscelli sono i luoghi nei quali camminiamo, contempliamo, preghiamo, ci fermiamo presso le Cappellette votive per ricordare e sperare. Attiviamo tutti i sensi in ambiente naturale. Nell'outdoor si fa sport, gioco, movimento, ricucendo i legami più genuini e spontanei. Soprattutto bambini fragili, adolescenti vulnerabili, anziani soli si misurano con attività nelle quali crescono l’autostima, il sentimento del successo, il senso di gruppo, il valore dell’amicizia. Scoprono di poter vivere all'aperto la propria passione per le escursioni, usano rami, sassi, terra per costruire capanne e percorsi di ritrovamento di fiori ed alberi. La solitudine si supera vivendo con gli altri l’esperienza sotto il cielo dove l'esercizio motorio e psico-fisico è per tutti possibile. Si impara a prevenire i pericoli e a orientarsi in aree aperte non limitate da porte chiuse. La raccolta dei fondi è finalizzata alla partecipazione al Progetto Sport e outdoor education per l'inclusione che prevede un sabato mattina al mese da spendere all'aperto facendo attività ludica e motoria insieme agli altri in itinerari dove muoversi in gruppo significa riattivare le relazioni con sé stessi e con il mondo.
5.00% dei fondi raccolti
27 aderenti
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Dono di Squadra
Dono di Squadra - Ciò che è stato è parte di noi
Secoli di Affreschi e Cappelle votive della Valtellina dal lago di Como allo Spluga raccontano la cultura religiosa popolare della montagna. Sono opere d’arte che hanno bisogno di restauro per evitare la scomparsa dei dipinti. Affreschi, Cappelle, Vie Crucis raffigurano volentieri la Madonna con Bambino, il Creatore, i Santi. L’arte popolare degli Affreschi sulle abitazioni e nelle Cappelle fiorisce soprattutto dopo il 1639 in epoca di pace. Alcune opere risulterebbero del 1500. Si tratta di segni devozionali, di simboli dell’ambiente e della vita pastorale, caratterizzata da riposo e ristoro lungo il cammino e dopo il lavoro. Il nome degli autori degli Affreschi è spesso ignoto e per risalire alle varie identità, magari di un Giacomo Paravicini detto il Gianolo o di un Giovanni Gavazzeni, ci vuole una ricerca archivistica. Stiamo cercando le origini di tre Affreschi in Provincia di Sondrio: della Cappelletta di San Bello a Morbegno, del Moro e della Madonna Assunta a Civo. Il Progetto per il quale chiediamo donazioni prevede il restauro conservativo delle tre opere dei secoli XVII, XVIII e XIX e la ricostruzione della storia filologica degli Affreschi per un totale di oltre 8000 euro. Le opere sono destinate a scuole, turisti, associazioni, eventi sul territorio con visite guidate per ammirare e riflettere insieme sulla bellezza che ci è stata donata dalle generazioni passate e che abbiamo la responsabilità di rivitalizzare.
7.00% dei fondi raccolti
17 aderenti