vEyes Land

Dettagli iniziativa vEyes Land

Giorno 29 ottobre 2016 ha preso vita il centro non profit vEyes Land all'interno di una struttura grande 48.000 mq, che ha sede nel comune di Milo (CT), in pieno Parco dell'Etna. Oltre ad essere la nostra nuova casa, vEyes Land è un centro di ricerca e sviluppo su tecnologie assistive ed ausili open. Ma è anche un luogo dove seguire in modalità non profit piccoli pazienti affetti da malattie invalidanti della vista dal punto di vista clinico, didattico, ludico e psicologico. Dentro vEyes Land, inoltre, svolgiamo attivitè musicali, sportive, corsi su Android ed accessibilità e molto altro. Il tutto in favore di persone con disabilità  visiva. Grazie agli oltre 40 alloggi, stiamo lavorando alla realizzazione di un campus residenziale dove far crescere, tra gli altri, la vEyes Orchestra, la prima ed unica orchestra al mondo che include musicisti vedenti, ipovedenti e non vedenti, o dove sviluppiamo ausili quali Tourist Eyes (un sistema che guida un non vedente affinchè possa raggiungere punti di interesse turistico, in totale autonomia), Poseidon 2.0 (un sistema che traccia un nuotatore non vedente, in piscina, in modo da segnalare il fine corsa, necessario per la virata, o la perdita di rotta), la piattaforma indossabile vEyes Wear (una infrastruttura open e programmabile, in grado di leggere testi, riconoscere oggetti, segnalare percorsi liberi da ostacoli e molto altro), o ancora Leonard (un sistema che converte il movimento delle mani del direttore di orchestra in un clic da inviare, tramite un auricolare a conduzione ossea, ad un musicista non vedente), ma anche dove portiamo aventi progetti di ricerca clinica quali redEyes (un sistema che consente di effettuare il test del riflesso rosso su di un bimbo, utilizzando semplicemente uno smartphone), visual BCI (uno studio dell'attività elettrica della corteccia visiva condotto sul neonato e sul prematuro), o ancora Arianna (un sistema di intelligenza artificiale che, a regime, dovrà essere in grado di diagnosticare malattie rare della vista, a partire dal quadro clinico noto). Da gennaio 2020, inoltre, le competenze di vEyes (all'interno di vEyes Land), sono state messe al servizio di altre patologie avviando i progetti SABREEN (Smart Assistant for BREast screENing), un sistema che consente ad una donna di età inferiore ai 40 anni di eseguire uno screening ecografico al seno, in autonomia, attraverso una sonda opportunamente reingegnerizzata connessa ad uno smartphone, potendo rilevare la presenza di masse sospette attraverso un sistema di Intellingenza Artificiale, o avviando il progetto be myDoc, attraverso il quale mettere l'ematologia del Policlinico di Catania in condizioni di monitorare, da remoto, bambini ed anziani affetti da leucemie.

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vEyes Land

Giorno 29 ottobre 2016 ha preso vita il centro no profit vEyes Land. Oltre ad essere la nostra nuova casa, vEyes Land è un centro di ricerca e sviluppo su tecnologie assistive ed ausili open. Ma è anche un luogo dove seguire piccoli pazienti affetti da malattie invalidanti della vista dal punto di vista clinico, didattico, ludico e psicologico; gratuitamente se economicamente disagiati. Dentro vEyes Land, inoltre, svolgiamo attività musicali, sportive, corsi su Android ed accessibilità e molto altro. Il tutto in favore di persone con disabilità visiva. Grazie agli oltre 40 alloggi, a regime saremo in grado di ospitare i beneficiari delle attività descritte, se provenienti da altre parti d'Italia. Aiutaci a far crescere vEyes Land.

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La casa di Giordy

“Insegnate ai vostri figli che la violenza è un reato. Che non si fa male solo con i gesti ma anche con le parole. Insegnate loro la compassione, la cavalleria, il perdono. Perché non è normale, non è giusto, non è possibile che oggi, nel 2014, dobbiamo sentir parlare di violenza. Ogni due giorni una donna viene uccisa”. Così scriveva su Facebook il 25 novembre 2014 Giordana Di Stefano . Nella notte tra il 6 ed il 7 ottobre 2015, a soli 20 anni, Giordana veniva massacrata con 48 coltellate dal suo ex , dal padre biologico della sua bimba, da quell’individuo che aveva denunciato per stalking 2 anni prima. Cosa è cambiato da allora? La Banca Dati EURES afferma che nel 2018 in Italia sono state registrate 142 vittime di femminicidio ed il trend è in crescita , mentre un report diffuso dalla Polizia di Stato attraverso l’opuscolo “Questo non è amore”, afferma che sempre nel 2019, le donne vittime di violenza sono state 88 al giorno, una ogni 15 minuti. “La casa di Giordy” nasce in collaborazione con l’associazione “Io sono Giordana”, fondata nel 2017 in memoria di Giordana Di Stefano. Sarà un luogo dove si metterà in atto l’inserimento di donne vittime di violenza , sul piano umano, sociale e lavorativo, oltre che familiare, agendo soprattutto in contesti che vedono i figli subire violenza assistita . All’interno si creerà un ambiente accogliente e protettivo che possa consentire un miglioramento della qualità della vita attraverso formazione e inserimento lavorativo, dove staff qualificati s i prenderanno carico di mamme e figli con percorsi terapeutici che possano aiutare a metabolizzare i traumi subiti . Ma oltre che un luogo, vuole anche essere una rete di sportelli e iniziative che possano aiutare a prevenire il fenomeno, sensibilizzare gli adulti di domani partendo delle scuole, ma anche ascoltare, gestire e recuperare i violenti. Giordana concludeva scrivendo: “Abbiate il coraggio di difendervi e di chiedere aiuto tutte le volte che vi sentite in pericolo. Abbiate la forza di aiutare chi ha bisogno di essere aiutata e, forse, se riuscissimo a farlo tutte, magari non accadrebbe più. Forse è un sogno, ma per realizzarlo bisogna agire sempre”. Con “La casa di Giordy” il suo sogno oggi diventa realtà.

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VISTA (VIsual STimulation Ambience)

Attraverso la piattaforma ViStA di vEyes è possibile stimolare il singolo occhio di un bambino nei casi di ambliopia o post-operatorio per cataratta , senza che sia necessario ricorrere a bendatura, in genere poco tollerata dai più piccoli. Grazie all’uso della realtà virtuale immersiva, ben nota in quanto diffusa ad esempio nel mondo dei videogiochi, gli esercizi somministrati vengono vissuti dai bambini come una esperienza ludica , potendo entrare a casa del loro personaggio preferito dei cartoni animati o addirittura essere coinvolti in attività di gioco collettivo, mettendo insieme bambini da riabilitare e non, r endendo le sessioni di riabilitazione delle attività inclusive . Grazie al sistema realizzato da vEyes, questo ambiente consente di produrre e somministrare esercizi sempre più avanzati e personalizzati di volta in volta al caso clinico, adeguando colori e movimenti degli oggetti somministrati, coinvolgendo il bambino anche a livello motorio, oltre che visivo. Tra l’altro, grazie al basso costo dei visori che integrano smartphone all’interno, l’ortottista che segue il piccolo paziente può assegnare delle esercitazioni da svolgere a casa , non limitando la riabilitazione alle sole sedute effettuate nel centro di riabilitazione visiva presente in vEyes Land.

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SABREEN (Smart Assistant for BREast screENing)

SABREEN è la soluzione progettata da vEyes, brevettata con l’obbligo dell’uso umanitario, che c onsente l’esecuzione di uno screening ecografico mammario a giovani donne (di età inferiore ai 40 anni), utilizzando una sonda lineare connessa ad uno smartphone Android e rilevare la presenza di masse sospette tramite un sistema di intelligenza artificiale opportunamente addestrato in modo da inviare un alert ad un centro di senologia assegnato da SABREEN, per le valutazioni cliniche necessarie e la successiva convocazione a visita della paziente da parte dello specialista. Come è noto, l’ecografia è un esame fortemente dipendente dall’operatore. Per semplificare l’esecuzione del test e renderlo clinicamente affidabile, la sonda è dotata di adeguati sensori che guidano l’operatore nel movimento , scartando le scansioni realizzate con manovre errate. Durante le scansioni, nessuna immagine ad ultrasuoni verrà mostrata sul display, né verrà fornita alcuna valutazione clinica sull’esito delle scansioni. Lo smartphone si limita, infatti, a confermare che le scansioni richieste sono state eseguite correttamente. L’applicazione sullo smartphone, inoltre, ricorda anche quando è il momento di eseguire lo screening ecografico , tenendo conto dell’intervallo di tempo trascorso dall’ultimo controllo. La rete neurale artificiale, infine, costruisce un modello 3D del seno semplificando l’analisi delle masse sospette al medico.

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