Associazione Amici di Casa Insieme
Ricerca scientifica
Sostieni la ricerca sull'Alzheimer
La malattia di Alzheimer rappresenta la più diffusa forma di demenza. La sua incidenza è in drammatico aumento e si sviluppa senza cause conosciute . Ad oggi non esistono terapie. Per questo stiamo sostenendo da giugno 2017 un giovane ricercatore della Fondazione IRET, il cui lavoro ha proprio l'obiettivo di contrastare e ritardare l'insorgenza dei sintomi e la progressione della malattia.Oggi tocca a te garantire il proseguimento di questo lavoro che ha una durata triennale e che senza copertura economica si interromperebbe. Dai il tuo voto e fai una donazione ad Amici di Casa Insieme, per poter continuare a combattere per la ricerca. Se ci pensi questa battaglia è anche un po' tua. Grazie.
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Associazione Amici di Casa Insieme
Anziani
#MAIsoli: progetto di assistenza domiciliare in periodo di Covid 19 a persone anziane fragili e con Alzheimer.
L’emergenza Covid 19 ha stravolto l’esistenza di tutti. Come succede spesso, davanti ad eventi drammatici di tale portata, chi è già in difficoltà parte svantaggiato e finisce per pagare un prezzo molto alto. Le persone anziane già fragili , in condizioni di non autonomia e solitudine, le persone con demenza insieme ai familiari, sono certamente fra quanti hanno più sofferto per l’emergenza Covid 19 . L’isolamento forzato ha fatto saltare i circuiti di cura abituali presenti nella comunità ed esposto a vissuti di sovraccarico tante famiglie impegnate nell’assistenza di una persona anziana. Non appena si è capito che i tempi dell’emergenza non sarebbero stati brevi, Amici di Casa Insieme si è attivata per supportare a distanza e a domicilio le persone e le famiglie, con l’intenzione di non lasciare solo nessuno , e continuerà a farlo fino a quando ce ne sarà bisogno. Il Covid 19 ha modificato la regia dei nostri incontri e ha interrotto praticamente tutte le attività economiche e sociali nel mondo, compreso le iniziative come i “caffè Alzheimer “e “Convivium” che Amici di Casa Insieme porta avanti ininterrottamente da molti anni e che sono diventati appuntamenti irrinunciabili per tutte le persone che da sempre le frequentano. I due progetti diretti a persone con difficoltà di memoria o demenza hanno come filo conduttore e linguaggio principale l’accoglienza piena di calore umano e gli abbracci: gesti che comunicano più di mille parole. In un momento di carestia sensoriale e di paura dell’altro bisogna che le parole e le immagini prendano il posto di baci e abbracci. Così chiediamo aiuto alla tecnologia, al web, ai social, alle chat, e soprattutto chiediamo aiuto al telefono presente in ogni casa . L’amicizia allora corre sul filo, sulle parole scritte, nelleimmagini e nei video. Le parole dette al telefono, scritte e descritte dalle immagini e dai video sui sociale sul web, provano acolmare la mancanza dell’altro. Tutto questo non riuscirà a sostituire e restituire il calore di un abbraccio o di una risata tutti insieme durante le attività, ma certamente aiuterà tutti noi, assistiti, caregiver, parenti volontari a non sentirsi #MAIsoli. LE FOTO CHE VEDETE SONO STATE REALIZZATE PRIMA DELL'ARRIVO DELLA PANDEMIA DA COVID19
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